Bivacco Cecchini

ACCESSO: Da Chiavenna, arrivare a Montespluga (1908 m), girare a sinistra di fronte all'Albergo Posta e poi subito a destra verso le ultime case. Si prosegue su strada sterrata fino al divieto di circolazione. Lì c'è uno spiazzo dove si può lasciare l'auto. 

TEMPO DI PERCORRENZA: 4 ore a salire con passo tranquillo 

DISLIVELLO: 800 metri 

DIFFICOLTÀ: E 

NOTE: Nel primo tratto il sentiero attraversa una distesa acquitrinosa e pantanosa causata dal pascolo delle mucche. Cercare di aggirarlo a monte tenendo il torrente sulla destra come riferimento da seguire, oppure attraversare il torrente e riguadare più avanti. Nella pietraia la traccia non è sempre ben visibile, tenere d'occhio i segni bianco rossi per orientarsi. Non ci sono tratti esposti. Questo trekking abbraccia tutti gli ambienti montani fino ad arrivare al cospetto del ghiacciaio. Attraversato un ponte, si inizia in un bel tratto pianeggiante tra i pascoli dove troviamo mucche e cavalli, camminiamo di fianco al torrente ricco di acqua. Seguiamo le indicazioni Bivacco Cecchini, Pizzo Ferrè. Stiamo percorrendo la Val Loga, una soliva lingua glaciale tra montagne rocciose. Continuiamo in un piacevole sali scendi per un'oretta, fino alla fine della valle; poi improvvisamente inizia la ripida salita che non ci darà tregua, ma anzi si farà sempre più dura, fino alla capanna. Qui siamo a 2000 m e iniziamo a vedere i rododendri tra le rocce e distese di corroboranti mirtilli. Saliamo sul sentiero di terra sdrucciolevole, ci sono rivoli d'acqua ovunque e piano piano il paesaggio cambia e diventa roccioso ma con ancora qualche ciuffo d'erba, tanto che un gruppo di capre riesce a brucare avido. Ci fanno compagnia le marmotte che sono meno spaventate dall'uomo rispetto ad altre che abbiamo incontrato. Arriviamo a una sella dove inizia la pietraia, un suggestivo paesaggio lunare. Ammiriamo anche un nevaio gocciolante. Da lì vediamo il bivacco, è ancora lontano, abbiamo ancora un'oretta abbondante di salita “taglia gambe” su per la pietraia e tra i torrentelli. Finalmente si arriva a 2770 m e abbiamo il premio: alla nostra sinistra il bellissimo Ferrè, poi il Pizzo Tambò, Montespluga con il suo lago e tutta la Valle Spluga. La vallata è bellissima e si vede proprio il segno che ha lasciato il ghiacciaio in epoche remote. Siamo circondati da ghiaccio e pietra, il nostro ambiente preferito. Entriamo nella capanna a curiosare un po': è tenuta benissimo; ci sono 9 posti letto, una cucina a gas e tutta l'attrezzatura di prima necessità. Ci dà proprio l'idea di un rifugio quando la montagna diventa ostile. Il bivacco Cecchini è stato installato nel 1978, è stato trasportato in quota con l'elicottero ed inaugurato il 10 agosto di quell'anno, con l’intervento di Riccardo Cassin e di altri famosi alpinisti. Nell'estate 2009 la vecchia struttura in alluminio è stata sostituita con questa in legno e il rifugio è stato ribattezzato “Bivacco Val Loga”. E' gestito dal CAI della Valle Spluga. La giornata è bella e senza vento (strano ma vero) e riusciamo a goderci la nostra meta per un'oretta chiaccherando con dei simpatici escursionisti di Chiavenna.


Il lago artificiale di Montespluga


un po' in secca



Ecco il parcheggio, da qui in poi si procede a piedi!



Le bellissime mucche




Tra le pietre fanno capolino le marmotte







Invidiamo l'agilità di queste capre!







La salita inizia a farsi sentire






Con lo zoom al massimo osserviamo a distanza la nostra meta













Un attimo di relax in zona nevaio



La coloratissima pietraia


Finalmente in vetta



Il ghiacciaio Ferrè





















Gli ultimi raggi di sole nella vallata


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